6 Gennaio 2021

Le prime volte

Della prima Barbie che ho comprato con i miei soldi ricordo tutto, perfino i dettagli  della confezione. I capelli ricci e mori della signora del negozio, la strada fatta a piedi, la vetrina, la voglia di spendere quei soldi messi da parte per mesi, la fila interminabile di scatole rosa sullo scaffale, l’eccitazione nella scelta. Era quella. Era lei. Aveva la maglietta bianca con un cono gelato stampato sopra, i pantaloncini gialli e le scarpe da ginnastica. Ricordo anche i dubbi sottili e scomodi subito dopo aver vuotato il mio portafoglio alla cassa.
Non so perché mi sia rimasto così impresso nella memoria quel momento, ma so per certo che già allora lo consideravo un evento davvero speciale.
Ma quante migliaia ce ne sono di prime volte in una vita?
Mi sono ritrovata a pensarci stamattina mentre guidavo verso Parma.
Il sito ora sta prendendo forma dopo essere rimasto per anni solo un desiderio di sfondo, anche con un po’ di puzza sotto il naso e di pregiudizi verso i colleghi che si erano lanciati prima di me.
Ma ora è qui, è reale, e si porta dietro tante prime volte per me. E tanti sentimenti diversi e non sempre in armonia tra loro.
Bisognerebbe celebrarle di più le prime volte, ho pensato stamattina.
Potrei scriverle. Una lista di prime volte in cui sono stata bene, felice per qualcosa che è nato, emozionata per aver guadagnato, vinto o imparato qualcosa.
Numerate, e in ordine. Sarebbe bello!
La prima volta che ho messo gli sci ai piedi. Pochi ricordi visivi ma una sensazione fisica indelebile scolpita nei polpacci.
La prima volta che ho fatto la pizza.
Il primo libro che ho letto da sola era giallo. Una storia tristissima.
La prima volta che ho imbiancato una parete, quest’ estate- Che poi era la seconda volta, ma della prima non mi ricordavo! Ecco, già mi incasino.
Dentro la lista però ci dovrebbe anche finire anche la prima volta in cui ho perso qualcosa, o qualcuno. E il primo 4 in matematica. La prima volta che ho mentito ad un’ amica, che ho urlato “Vaffanculo!” a qualcuno a cui volevo bene, la prima volta in cui ho ricevuto una notizia orribile, e quella in cui ho avuto paura, veramente paura, di non farcela.
E allora mi sono detta: va bene così. Lasciamo perdere l’elenco, che alcune di queste me le ricordo già fin troppo bene.
Sarebbe già molto fare un po’ più caso ogni tanto ai piccoli cambiamenti, alle piccole novità della vita. Sfumature magari, all’ inizio, ma colori nuovi nel nostro astuccio, da quel momento a disposizione. Fare caso a quando anche da grandi, è venuto nuovamente il momento di fare un nuovo passo senza tenersi stretti. 

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